lunedì 7 maggio 2012

Quemas Maya















San Jorge la Laguna (Sololá)

3-6 maggio


Terminato il lavoro di insegnamento a Ciudad de Guatemala, vado subito in bus a Sololá. Qui mi raggiungono il sacerdote maya Samuel Chachtu e la curandera Ana (che farà da assistente). Devono stabilizzare e incrementare le mie energie, dopo il lavoro svolto dalla sacerdotessa Araceli lo scorso anno. Questa volta sono previste quattro quemas (cerimonie con il fuoco sacro).

La mattina del 3 maggio ci incontriamo a Sololá. Abbiamo in mente di andare alla grotta Nimajay, vicino a San Jorge la Laguna, a pochi chilometri di distanza. Decidiamo come prima cosa di fare un salto a San Jorge, per visitare la cappella di Maximon / San Simon. 

Quest'anno la statua di Maximon la tiene la Cofraria de la Santa Cruz. Avevo già visitato San Jorge più di un anno fa, quando la cappella era in carico della Cofraria del Rosario (le due confraternite ospitano a turno San Simon).

















La cappella della Cofradia de la Santa Cruz


















San Simon

Entrati nella cappella, incontriamo Rodolfo Pocop, il responsabile di questo luogo di culto maya. Ci accoglie con molta cortesia insieme alla moglie e ad altri membri della cofradia, e ci fa visitare il posto. La cappella è a piano terra, e ospita la statua di San Simon (nella bacheca di vetro) e le statue di vari altri santi.

Al piano di sopra, in una terrazza, c'è un posto dove si possono celebrare le quemas. E' in pratica la terrazza della casa privata di Rodolfo. E qui arriva il bello: la casa è costruita attaccata a un'enorme roccia sacra, chiamata Oxlajuj Kan. Questa è energeticamente in comunicazione con la grotta Nimajay e con altri luoghi sacri ai Maya. In pratica, i vari siti di culto e gli altari maya del Guatemala sono connessi fra di loro, e costituiscono una potentissima griglia energetica. Celebrare in questo luogo equivale a celebrare nella grotta Nimajay.

Decidiamo, quindi, di lavorare qui per tre giorni, e di fare nella grotta Nimajay sono la quema finale.

















La roccia Oxlajuj Kan (1)


















La roccia Oxlajuj Kan (2)


 Iniziamo il lavoro fumando i puros (i soliti sigaroni) e, come sempre, io che sono un non-fumatore accanito quasi ci lascio la pelle...

Saliamo poi al piano di sopra e andiamo nel terrazzo, per celebrare la quema del giorno. Il pratica il quemador  è costruito attaccato alla parte posteriore della roccia Oxlajuj Kan.
















Il quemador 

Disponiamo in circolo  i vari ingredienti della quema  (palle di copal, candele, dolci e erbe varie) e recitiamo le orazioni propiziatorie. Fatto ciò, accendiamo il fuoco sacro. L'energia è potentissima: la si potrebbe tagliare con il coltello!
















La prima quema


Il secondo giorno cambiamo leggermente gli ingredienti...


















La seconda quema (1)




















La seconda quema (2)


Il terzo giorno ripetiamo il rituale, sempre con alcune variazioni.
















La terza quema (1)

















La terza quema (2)


Nella cappella, fra le altre cose, incontriamo don Marcelino, un anziano maya con spiccate doti di veggenza. Ana lo invita a fare la quarta quema con noi, nella grotta Nimajay, e lui accetta volentieri.

La mattina del quarto giorno, di buon ora, vado al mercato e compro della frutta e dei fiori, che verranno offerti durante la cerimonia. Mi unisco quindi al sacerdote e alla sua assistente, e andiamo alla grotta Nimajay, Quando arriviamo nelle vicinanze del luogo sacro, incontriamo don Marcelino, che ci sta aspettando.

Scendiamo per il solito sentiero, da cui si gode una vista mozzafiato sul lago di Atitlan.
















Il lago di Atitlan dalla grotta Nimajay

















L'interno della grotta. 


Nell'oscurità dell'antro ardono vari fuochi sacri... C'è praticamente la folla!!!!

 















Sacerdoti maya con i clienti nella grotta Nimajay.


Rendiamo omaggio San Simon, ai Nawales, a Capitán San Jorge e agli Spiriti della grotta, scegliamo un sito per la nostra quema, e iniziamo a preparare la cerimonia.



















La quarta quema prima dell'accensione.

Quando tutto è pronto accendiamo il fuoco, che arde allegramente. Come al solito, nelle fiamme si distinguono figure particolari...



















Figure nelle fiamme.



















Il sacerdote maya Samuel Chachtu rimescola il  fuoco con il suo bastone.


















Altre figure nelle fiamme.



















La quema sprigiona un'energia potentissima.


La cerimonia termina nel migliore dei modi, e scattiamo la foto degli officianti.


















Da sinistra a destra: il sacerdote Samuel Chachtu, io e don Marcelino.

Nella grotta l'atmosfera è veramente magica, e non manca l'apparizione di numerose manifestaciones espirituales (orbs), che non si vedono a occhio nudo, ma solo nelle foto.





Manifestaciones espirituales (1)

  














Manifestaciones espirituales (2)
















Manifestaciones espirituales (3)
















Manifestaciones espirituales (4)















Manifestaciones espirituales (5)


Alla fine usciamo all'aria aperta, e ci prepariamo a risalire il ripidissimo sentiero















Uscendo dalla grotta.

Mi guardo i vestiti bianchi , le mani e tutto il resto:  sembro uno spazzacamino d'altri tempi, pieno di fuliggine e carbone dalla testa ai piedi, una cosa veramente spettacolare :-)!


Così finisce anche quest'avventura con i Maya, nella magica grotta di Nimajay, vicino a San Jorge la Laguna, a pochi chilometri da Sololá.




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