Autoritratto nel cesso dell'aeroporto di Guatemala City.
28 settembre 2011
Mentre Leonor e Mirna insegnano a Malpaisillo, io torno in aereo da Ciudad de Guatemala a Managua. Il volo è brevissimo (poco più di un'ora) e senza intoppi. Ho la valigia carica di candeline colorate, tipiche delle cerimonie Maya del Guatemala. Spedisco il bagaglio nella stiva per evitare problemi con la security, e tutto va per il meglio.
Volo serale.
Questa volta lasciare il Guatemala mi costa fatica, perché l'esperienza con la spiritualità maya è stata molto intensa. Però so che tornerò prima di Natale, e questo mi rincuora...
Il volo semivuoto.
Sull'aereo non c'è quasi nessuno, perché è un volo serale. Mi rilasso sul sedile e in un batter d'occhio mi ritrovo in Nicaragua.
Volo serale.
Questa volta lasciare il Guatemala mi costa fatica, perché l'esperienza con la spiritualità maya è stata molto intensa. Però so che tornerò prima di Natale, e questo mi rincuora...
Il volo semivuoto.
Sull'aereo non c'è quasi nessuno, perché è un volo serale. Mi rilasso sul sedile e in un batter d'occhio mi ritrovo in Nicaragua.
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