martedì 6 settembre 2011

Annamo en Nicaragua :-)!















Si parte!


1 settembre

Scherzando e ridendo siamo arrivati al giorno della partenza. Mi alzo alle 4h30' di mattina e vado all'aeroporto: mi aspettano 18 ore di viaggio, con cambio di volo a Madrid e San José Costa Rica.

Questa volta ho solo lo stretto indispensabile, ben stipato in una valigetta da portare con me in cabina. In uno dei viaggi passati la compagnia aerea mi ha perso il bagaglio e me l'ha restituito quattro giorni dopo. Sinceramente non mi va di ripetere la simpatica avventura :-)!
















viaggiando sopra le nubi...


La prima parte del viaggio si svolge in maniera impeccabile, e tutto pare funzionare come un meccanismo ben oliato. PERO'...
















Il penultimo volo

... però quando sto già cantando vittoria arriva un piccolo intoppo: all'aeroporto di San José Costa Rica, subito prima dell'imbarco per Managua, l'agente della security mi apre il bagaglio a mano e si incuriosisce quando vede l'astuccio trasparente con tutti i pendoli dentro. Lo apre, lo svuota e infine scopre un'arma letale, un pericolosissimo oggetto che può causare una vera strage se impugnato da un terrorista come me: LE PINZETTE DA FRANCOBOLLI CHE USO PER MANIPOLARE I TESTIMONI RADIESTESICI !!!!

Il simpatico agente, brandendo le mie pinzette, dice tutto trionfante "queste sono vietate e te le sequestro (tiè!)".

Lo guardo esterrefatto e un evidente "li-mortacci-tua" viene sputato dai miei occhi inferociti. Sento il sangue salire alla testa e sto VERAMENTE per incazzarmi davanti a tanta idiozia, quando mi viene in mente (spedita evidentemente dagli Amici del Piano di Sopra che mi stanno proteggendo) una frase dal musical Il Violinista sul Tetto: "occhio ai poliziotti, perché sono TANTI e VENDICATIVI!".

Forte di questa preziosa informazione piovutami addosso dall'Inconscio Collettivo, raffreddo immediatamente i bollenti spiriti e, invece di mandare direttamente affanculo l'agente, faccio scattare la tecnica "piagnisteo". In che consiste? Semplice: piagnucoli in spagnolo le tue ragioni, facendo leva sul senso innato di cortesia e amicizia che questi popoli hanno. Questa tecnica l'ho sentita usare infinite volte dalla popolazione locale quando contratta il prezzo di un taxi o di un paio di pantaloni al mercato. Serve un pò di pratica e una faccia di bronzo notevole, però spesso FUNZIONA, e a volte anche molto bene ;-)!

Comincio dunque a piagnucolare con un tono ossessivo "Señor, por favor, ho bisogno di queste pinze per il mio lavoro. Sono speciali e a Managua non so dove comprarle: se me le sequestra mi mette nei guai".

In un primo momento l'agente non mi si fila per niente, PERO' io non mollo, e continuo la cantilena in spagnolo (condita da un improbabile accento romanesco). Mantengo fissa la mia posizione davanti al tizio in uniforme. Blocco con la petulante tiritera la fila dei passeggeri che devono passare il controllo della security e la situazione diventa vagamente tesa...

A un certo punto l'agente, per togliermisi dai piedi, mi spedisce con tutte le pinzette incriminate dal personale del volo. Guardo la ragazzetta del check-in (a cui è stata passata la patata bollente) e ricomincio il piagnisteo dalle prime battute: "por favor, señorita...". Passo dopo passo, le sciorino davanti al naso la solita pallosissima cantilena ispanico-romanesca.

Nonostante la fanciulla mi guardi disperata (mi sembra sull'orlo di una crisi di nervi), la situazione non pare sbloccarsi un granché. A UN CERTO PUNTO una vocina nella testa mi dice "proponi di mettere le pinzette nella valigia e di imbarcare il tutto nella stiva".

MA CERTO, PORCAPUPAZZA, è la cosa più facile e logica del mondo! Perché nessuno qui, me compreso, ci ha pensato prima??? Oltretutto, a questo punto del viaggio, l'imbarcare il bagaglio nella stiva non comporta nessun rischio di smarrimento. La valigia viene portata al portello dell'aereo, e da li caricata direttamente nel ventre del velivolo.

Propongo la mia soluzione salomonica, e la pischella della compagnia aerea è ENTUSIASTA dell'idea (anche perché la mia lamentosità comincia a far venire alla malcapitata delle insopportabili fitte al ventre). Un minuto, e la faccenda si risolve nel migliore dei modi. In tutta questa Missione di Radionica Senza Frontiere i miei testimoni radiestesici verranno religiosamente manipolati dalle mie (ormai) gloriose pinzette da filatelia. EVVIVA :-))) !!!!






















Insieme a Don Rafael all'aeroporto di Managua


Il resto del viaggio scorre via veloce, e all'arrivo mi accoglie il sorriso radioso dei Don Rafael, uno dei miei più cari amici nicaraguensi.

Invece di andare subito a casa, Rafael mi porta direttamente nello studio di Carmencita. La mia preziosissima amica si occuperà di preparare il materiale da distribuire al seminario di "Radionica 2" di questo weekend. Dopo i saluti di rito, mollo alla mia collaboratrice la cartellina delle cose da fotocopiare, e passo dalla mia chiave USB al suo PC i files da mettere nei CD rom che distribuiremo al corso.

Rafael mi porta finalmente a casa. Non mi pare vero:

SONO ARRIVATO A MANAGUA! COMINCIA LA NUOVA AVVENTURA!



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