martedì 26 ottobre 2010

La Fiesta de Doña Rosa















la curandera Maya Rosa Alvárez


23 ottobre

La mia amica Rosa mi ha invitato a casa sua, per la Fiesta di compleanno di Maximon/San Simon.

Prima di andare prendo alcune precauzioni: un tassista mi ha informato che la zona dove vive la mia amica curandera (una colonia popolare subito fuori Ciudad de Guatemala) è decisamente "pericolosa". In effetti molti tassisti si rifiutano di portare i clienti in quella località, perché tempo fa due loro colleghi sono stati allegramente presi a revolverate dai festosi abitanti del luogo. Morale della favola: sono tornati al deposito con i taxi tutti belli sforacchiati e una voglia pazza di cambiar mestiere...

Ho quindi addosso solo i soldi indispensabili, lascio in albergo le carte di credito e il passaporto e mi porto dietro la carta d'identità con dentro il biglietto da visita del mio hotel.

Ma quali sono, in genere, le precauzioni da prendere quando si visita l'America Centrale? Beh, a parte le solite cose (non frequentare quartieri pericolosi la notte, non sfoggiare rolex da 15.000 euro, non portare gioielli addosso, ecc. ecc.), le cose che io faccio per evitare i guai sono principalmente due:

1) guardo sempre bene dove metto i piedi, perché le strade e i marciapiedi sono pieni di buche profondissime, e si rischia una distorsione o una frattura ogni tre passi (e questa non è una battuta!)

2) negli autobus non mi siedo mai dietro al conducente. Se per caso quest'ultimo non ha pagato il pizzo alla mafia locale, si rischia di condividere fraternamente con lui le generose sventagliate di mitra che gli scagnozzi del boss del quartiere gli inviano in omaggio. Mi siedo dunque nel bel mezzo dell'autobus, così in caso di aggressione armata non partecipo alla fiesta in prima persona...

Grazie al cielo il tassista che mi accompagna da Rosa non ha paura, e alla fine riusciamo miracolosamente a trovare la casa della mia amica, passando per strade sterrate e colline piene di buche.















la strada dove abita Rosa

Arrivato a destinazione, vengo accolto festosamente dalla famiglia di Rosa: una manciata di figli e sei nipotini. Gente dal sorriso radioso e dagli occhi che sprizzano allegria. La pipinara è scatenata, e i piccini giocano e si divertono un mondo.

Rosa mi abbraccia con gioia: ci siamo conosciuti lo scorso maggio a San Andrés Itzapa, quando celebrò per me la prima cerimonia Maya della mia vita.

Oggi qui da lei si festeggia il compleanno di Maximon, l'antica divinità Maya mascherata da santo cristiano (San Simon). In effetti la festa di San Simon sarà il 28 ottobre, ma Rosa l'ha anticipata di qualche giorno.

Do alla mia amica la bottiglia di whiskey che ho portato in regalo al Santo festeggiato, e lei mi conduce nella stanza dove tiene la sua mesa espiritual, l'altare con le statue di Maximon/San Simon.
















l'altare di Rosa

Capisco al volo che servono altre offerte, e chiedo alla curandera di mandare uno dei suoi nipotini a comprare delle cose per me. Allungo una banconota a un piccino della casa, e quello dopo poco torna con frutta e sigarette.

Infilo qualche banconota in un taschino del vestito di una delle statue di Maximon e Rosa mette la frutta e le sigarette sull'altare. Mi presenta al "suo" Santo: << Hermanito San Simon, questo è il nostro amico Federico. E' venuto a trovarti da molto lontano. Ti ha portato il whiskey, le sigarette, la frutta e un'offerta in denaro. Per favore, in nome di Dio Onnipotente (Corazon del Cielo y Corazon de la Tierra), proteggilo nel suo viaggio e proteggilo nella vita, proteggi la sua famiglia e i suoi amici. Proteggi il suo lavoro, proteggilo dai nemici e dagli salute, prosperità e gioia. Fa che non gli manchi mai nulla...>>.

Da dietro una spalla della statua più grande del Santo fa capolino un sorcio: lui mi guarda incuriosito e io lo guardo sbigottito. Evidentemente è un topo di casa, perché Rosa non gli presta la minima attenzione.

La curandera mi presenta Cesar Sactic, un suo amico sacerdote Maya che celebrerà il rituale insieme a lei.




















il sacerdote Maya Cesar Sactic


Cesar ha l'aria simpatica e cordiale. Mi ispira subito fiducia.

Chiedo il permesso al sacerdote e indosso la mia bandana Maya.

La cerimonia oggi è doppia: un fuoco di limpia (purificazione) seguito da un fuoco di protezione e prosperità. I due officianti preparano il primo rituale, mettendo per terra delle palle di resina di copal.















il copal per il primo fuoco sacrificale

Rosa e Cesar preparano il primo fuoco. I partecipanti (me compreso) strofinano su tutto il corpo delle candele nere e bianche, dei sigaroni (che qui chiamano puro) e delle uova fresche. Questo è il rituale della limpia, la purificazione spirituale.




















passo il puro sulla mia aura

















nonna Rosa effettua una limpia su tutti i suoi nipotini


Mentre gli officianti recitano le orazioni in lingua Maya, offriamo al fuoco le candele, i puros e le uova che ci siamo strofinati sul corpo
















il primo fuoco sacrificale

Tutti si mettono a fumare i puros. Alla fine cedo e me ne accendo uno pure io. Insomma, un rituale millenario val bene un sigarone, no? Problema: sono 28 anni che non fumo, e corro veramente il rischio di mettermi a vomitare come un bimbo in un battello col mare mosso.















Rosa mi corrompe e fumo il puro

Per darmi misericordiosamente il colpo di grazia, Rosa mi porta un bicchiere di coca cola bella fresca. Ne sorseggio una parte e mi accorgo troppo tardi che è tagliata con il rum. Sono 28 anni che non bevo alcolici, e adesso corro anche il rischio che mi riportino in albergo con l'ambulanza.

La testa mi comincia a girare, girare, girare... fra nicotina e rum mollo degli sputacchi lunghi venti centimetri e temo di andare KO. Alla fine, però, la potentissima energia generata dalla cerimonia mi sostiene e riesco a non finire orizzontale. Ritorno lucido senza alcun problema.
















fumo il puro davanti al fuoco sacrificale
















così fan tutte...
















... e così fa Rosa
















meditando davanti al fuoco (dubbio amletico: mi riporteranno in albergo in ambulanza o riuscirò a darmi un contegno?)

Finita la prima parte della cerimonia, si passa alla preparazione e all'accensione del secondo fuoco, quello per la protezione e la prosperità.
















la preparazione del secondo fuoco
















il fuoco di protezione e prosperità
















il fuoco acceso
















Cesar e Rosa pregano davanti al fuoco

Rosa mi chiede di cantare qualche canzone. Prendo la chitarra e attacco la solita Pizzica Tarantata. Vabbè, forse non c'entra un piffero con questa cerimonia Maya, ma in fondo è anche questa una danza rituale, no? Comunque alla gente piace, e spero che piaccia anche al festeggiato, hermanito San Simon :-)!
















cantando per Maximon (1)
















cantando per Maximon (2)
















Rosa crea un cerchio di energia

A questo punto la curandera va alla sua mesa espiritual e prende una delle statue di San Simon.
















Rosa porta San Simon

Giriamo uno a uno intorno al fuoco, sbuffando incenso col turibolo e pregando per le nostre questioni personali.
















Cesar e il turibolo
















nel mio piccolo gli do giù anch'io...
















il festeggiato: TANTI AUGURI San Simon !





















da parte dei tuoi curanderos Maya
...
















da parte del tuo amico che viene da lontano...
















da parte dei nipotini di Rosa...
















...e da parte de tutto er cucuzzaro!


La cerimonia volge al fine. A gran richiesta di pubblico prendo la chitarra e canto "Tanti Auguri a Te, Tanti Auguri San Simon".

Passiamo alle foto di gruppo, poi si pranza.




















due curanderos Maya e un posteggiatore romano

















foto di famiglia

Rosa sparge la voce che pratico le sanación. Ahi! Ahi! Si forma la solita fila di acciaccati che si vogliono far trattare. Li lavoro uno a uno e tolgo un pò di dolori... penso di aver finito quando si sparge la voce che leggo pure le carte. Si forma un'altra fila, e mi tocca immergermi di botto nei soliti casini altrui (amore, fortuna, denaro, salute...). Dulcis in Fundo: mi risbattono la chitarra in mano e mi dicono in lingua Maya << pija sta chitara e cantace quanto sei 'nfame. Facce ride, che tanto sei bono a fà solo quello e nun te costa gniente! >>.

Alla fine saluto tutti e vado via con Cesar. Stanotte dormirò a casa sua e domattina andremo insieme a visitare una grotta MOOOOLTO speciale...



The Mayan curandera Rosa Alvárez invites me at her place for a birthday party in honor of Maximon/San Simon. She lives in the countryside outside Ciudad de Guatemala, with several children and a sweet gang of grandchildren. I just love them!

Rosa shows me the altar of the house and intriduces me to "her San Simon". Following the Mayan tradition, I offer to the Saint whiskey, fruits, cigarettes and a bit of cash.

I meet the Mayan priest Cesar Sactic, invited by Rosa for the ritual.

Today we have a double Mayan ritual: a fire to cleans ourselves and a second fire for protection and prosperity. Before the ritual we pass candles, cigars and eggs on our bodies, to perform a "limpia" (spiritual cleansing). After that, we offer those items to the fire, to feed it.

We smoke "puros" and offer incense, while the two curanderos recite their prayers.

They ask me to sing some songs, and I do my best with my voice and guitar.

The energy is VERY STRONG! At the end we sing "Happy Birthday to You" to San Simon and have lunch.

Rosa asks me to heal some people with my hands-on work, and at the end they look happy!

Time to go: tonight I will stay at Cesar´s place: tomorrow we will visit a very special Mayan cave...

2 commenti:

  1. Realmente, he disfrutado mucho, conocer todos tus andares por nuestras tierras, en especial en Guatemala. Gracias por compartir con todos nosotros, y con todo el mundo.
    Bendiciones para ti, Federico.

    Carmen Lissette

    RispondiElimina