giovedì 27 maggio 2010

Maximon di Santiago Atitlan















Il vulcano San Pedro sul lago di Atitlan

Dopo svariate ore di viaggio su un autobus sgangherato arrivo alla città di Santiago Atitlan, sull'omonimo lago. Qui la natura è spettacolare e, nonostante sia la stagione delle piogge, gli scenari sono spesso da mozzare il fiato!
















il molo di Santiago Atitlan

















il lago di Atitlan
















anvedi che bello!!!

Tutta la zona del lago di Atitlan ha qualcosa di VERAMENTE magico. In quest'area vi sono moltissimi luoghi di alta energia, ma questa volta non posso partire all'esplorazione perché il tempo stringe. Mi riprometto di visitare come si deve questa meraviglia del creato al prossimo giro.

La mia presenza a Santiago Atitlan ha uno scopo preciso: visitare la cappella locale di Maximon, gestita come sempre dai curanderos e sacerdoti Maya.

Arrivato dunque in città mi fiondo nel primo alberghetto che trovo e mollo il bagaglio. Liberatomi dal peso esco per strada e chiedo dove si trova la "Casa di Maximon". A Santiago Atitlan non esiste un luogo di culto fisso per questo Santo del Pueblo. L'ubicazione della statua viene cambiata ogni anno.

"Per visitare Maximon vai dritto, poi a sinistra...". Mi indicano una stradina che costeggia il lago, indi l'ingresso di quello che pare un'abitazione privata. Entro e mi trovo davanti questo spettacolo da sogno:















Maximon a Santiago Atitlan

Il Maximon venerato in questo luogo non è una statua di legno come a San Andrés Itzapa, ma una maschera (anch'essa di legno) montata su un corpo costituito (se ho ben capito) da fascine di canne legate insieme. Maximon è vestito con numerosissimi foulards, stoffe e cravatte. Porta sul capo piú cappelli, uno sopra l'altro. La maschera di legno ha l'immancabile foro fra le labbra, dove due inservienti ogni tanto infilano e accendono una sigaretta per far fumare il Santo. La cenere viene sempre religiosamente raccolta in un'apposita ciotola.

Per offrire l'aguardiente gli inservienti inclinano leggermente la statua all'indietro e versano il liquore nel foro delle labbra della maschera.

L'atmosfera in questo luogo è unica. Davanti alla statua di Maximon sono accese numerose candele e ceri. Un sacerdote Maya recita delle preghiere nell'antica lingua tz'utujil e fa oscillare un turibolo da cui escono densissimi sbuffi di incenso copal bianco. Sta compiendo una cerimonia per un giovane inginocchiato al suo fianco. Il sacerdote chiede a Maximon protezione e prosperità per il postulante.















il sacerdote Maya compie il rito e il postulante (con il cappello) è inginocchiato al suo fianco

La cerimonia è di una semplicità assoluta: una lunghissima preghiera nella lingua Maya tz'utujil, con candele e incenso. Niente fuochi sacrificali complicati, niente limpia con battitura di erbe aromatiche e spruzzi di aguardiente sul cliente, ecc. ecc.

Diversi devoti Maya sono nella sala. Ogni tanto chiaccherano fra di loro, ma questo non disturba affatto la cerimonia. Sono sereni e gioiosi. Maximon è un Santo che mette allegria :-)!

Chiedo se è possibile celebrare un simile rito anche per me. Non c'è problema, devo solo aspettare il mio turno. Quando è il momento di passare a me un altro sacerdote Maya mi porta in un negozietto adiacente e mi fa comprare otto ceri (bianchi e arancioni), un pacchetto di sigarette e una bottiglietta di aguardiente. Il prezzo del rituale è a offerta libera.

Mi inginocchio su una stuoia davanti a Maximon, alla destra del sacerdote. L'officiante offre i miei ceri e li accende. Gli consegno una banconota e la mette sotto le cravatte di Maximon. Poi prende uno dei cappelli che sono sulla statua del Santo e lo pone sul mio capo. Una generosa manciata di copal viene gettata nel turibolo oscillante e la stanza si riempie di un fumo da tagliare col coltello.

Il sacerdote chiede il mio nome, da quale paese provengo, che lavoro faccio e il nome della mia sposa. Ricevute queste informazioni parte in quarta con una lunghissima preghiera in lingua tz'utujil, in cui ogni tanto infila il mio nome e qualche rara parola in spagnolo. Capisco che il suo è un discorso rispettoso ma amichevole rivolto al Santo. Qualcosa del tipo: "San Simon, quest'amico è venuto a trovarti da lontano e ti ha portato le sigarette, l'aguardiente, le candele e un'offerta in denaro. Per favore proteggi la sua vita e il suo viaggio, dagli il successo e la prosperità che merita, proteggi la sua famiglia e i suoi affari, proteggi la sua prole...".

La preghiera va avanti senza interruzioni e a un ritmo serratissimo. Ci portano due bicchieri di birra fresca. Io sono astemio, quindi la rifiuto con un sorriso. Capiscono al volo e la sostituiscono con una bevanda analcolica. Sono tutti molto gentili e signorili.

Dopo un tempo interminabile in cui il sacerdote Maya ha in pratica passato in rassegna tutti gli aspetti della mia vita e ha invocato Maximon con tutti i suoi titoli e attributi, la cerimonia volge al fine. Mi leva il cappello e mi dice di baciarlo con tre baci belli rumorosi. Lo pone quindi di nuovo sul capo di San Simon e mi fa un grande sorriso di commiato.

Torno in albergo e provo a telefonare alla compagnia di autobus per il mio viaggio Guatemala-Managua di sabato prossimo. Ho il biglietto "open" e devo prenotare il posto. Contrariamente alle mie aspettative, all'altro capo del filo trovo un impiegato simpaticissimo che si sforza di parlare uno spagnolo lento e chiaro. Mi capisce senza problemi e in un attimo le cose sono sistemate.

A quanto pare Maximon ha VERAMENTE ascoltato il bravo sacerdote Maya di poco fa e sta eliminando gli ostacoli dal mio cammino... EVVIVA ;-)!



After several hours of travel in a chicken-bus, I arrive in Santiago Atitlan. It is a most beautiful place, on the Atitlan lake, near the San Pedro volcano. I cannot explore the surroundings because I don't have enough time. I'll do it next time.

I am here to visit another famous shrine of Maximon. I ask in the street and they tell me to go straight and to turn left. I go in what looks like a private house and find myself in the middle of a most beautiful ritual: a Mayan priest is praying the statue of Maximon in the ancient tz'utujil language. The client is near him, on his knee.

I ask if they can celebrate a similar ceremony for me too. No problem, I have only to wait a bit.

When my time comes a Mayan priest brings me to a little shop outside to buy candles, cigarettes and aguardiente. The price of the ritual is a free offering.

The ceremony starts: the priest lights the candles and gives my offering to Maximon. He asks my name, my country, my job and the name of my wife. He takes one of the hats from the statue and puts is on my head.

He burns a generous handful of copal incense and prays, prays and prays for an incredible amount of time. He speaks in tz'utujil language, quoting my name and using few spanish words every now and then.

His speech is respectful but friendly and direct. I understand that he is saying something like: "Dear San Simon, this friend came from a very far country to meet you. He brought the cigarettes, the aguardiente, the candles and an offering of money. Please, protect his life, protect his journey, protect his family, protect his job, protect his money, give him success and prosperity...".

At the end the Mayan priest takes the hat from my head and asks me to kiss it 3 times. He puts the hat back on Maximon's head and the ritual is over.

I go back to my hotel room and try call the bus company to book my trip Guatemala-Managua (next Saturday). I find a very nice person who speaks a very clear Spanish and does his best to help. Two minutes and we are done.

I strongly feel that Maximon is listening to the prayers of that good Mayan priest.. HURRAY :-) !

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